FAGIOLI DALL' OCCHIO
È l’unico fagiolo autoctono del Vecchio Mondo, infatti è originario di Africa e Asia; conosciuto già dagli antichi Greci e Romani e diffusamente coltivato nel nostro Paese durante il Medioevo. Un tempo, i fagioli dall’ occhio erano molto consumati e, fino a qualche decennio fa, apparivano sulle nostre tavole; ora, invece, sono quasi scomparsi e vengono coltivati solo in alcune zone di Puglia, Toscana e Veneto.
Come i loro parenti borlotti, i fagioli dall’occhio sono molto ricchi di proteine (allo stato secco ne contengono circa il 23%), ma presentano anche importanti elementi minerali e diverse vitamine. Inoltre, possiedono un’elevata quantità di fibre (circa il 18%), la cui insufficienza, assai comune nell’alimentazione odierna, è all’origine di parecchie malattie come stitichezza, diverticoli intestinali, emorroidi, varici, diabete, malattie cardiovascolari. Numerose ricerche hanno confermato che una modesta quantità di fagioli, consumata con regolarità, può contribuire a prevenire e a curare parecchie malattie degenerative come il diabete, l’aumento del colesterolo nel sangue, l’ipertensione arteriosa, diversi tipi di cancro, ecc.
Il fagiolo dall’occhio era il classico fagiolo dell’orto di campagna, ora non si usa più coltivarlo, ma se vi venisse il desiderio… il periodo di semina va da maggio, nelle regioni più calde, a luglio, nelle regioni del Nord più fredde, e il periodo di raccolta va da luglio a settembre in base al periodo di semina. I baccelli si consumano lessati e conditi con olio extravergine d’oliva, sale, aceto o limone, aggiungendo a piacere prezzemolo tritato. Sono ottimi anche in umido, cotti con olio extravergine d’oliva, aglio e prezzemolo, con o senza pomodoro. Si possono anche utilizzare, allo stesso modo degli asparagi, per preparare un buonissimo risotto. Dopo breve scottatura in acqua bollente i baccelli si possono conservare anche in congelatore. I semi, sia freschi che secchi, si consumano con le stesse modalità degli altri fagioli.
Come i loro parenti borlotti, i fagioli dall’occhio sono molto ricchi di proteine (allo stato secco ne contengono circa il 23%), ma presentano anche importanti elementi minerali e diverse vitamine. Inoltre, possiedono un’elevata quantità di fibre (circa il 18%), la cui insufficienza, assai comune nell’alimentazione odierna, è all’origine di parecchie malattie come stitichezza, diverticoli intestinali, emorroidi, varici, diabete, malattie cardiovascolari. Numerose ricerche hanno confermato che una modesta quantità di fagioli, consumata con regolarità, può contribuire a prevenire e a curare parecchie malattie degenerative come il diabete, l’aumento del colesterolo nel sangue, l’ipertensione arteriosa, diversi tipi di cancro, ecc.
Il fagiolo dall’occhio era il classico fagiolo dell’orto di campagna, ora non si usa più coltivarlo, ma se vi venisse il desiderio… il periodo di semina va da maggio, nelle regioni più calde, a luglio, nelle regioni del Nord più fredde, e il periodo di raccolta va da luglio a settembre in base al periodo di semina. I baccelli si consumano lessati e conditi con olio extravergine d’oliva, sale, aceto o limone, aggiungendo a piacere prezzemolo tritato. Sono ottimi anche in umido, cotti con olio extravergine d’oliva, aglio e prezzemolo, con o senza pomodoro. Si possono anche utilizzare, allo stesso modo degli asparagi, per preparare un buonissimo risotto. Dopo breve scottatura in acqua bollente i baccelli si possono conservare anche in congelatore. I semi, sia freschi che secchi, si consumano con le stesse modalità degli altri fagioli.
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