ARANCIO
Gli alberi di arancio sono di grandezza media e un esemplare adulto può raggiungere i 7-10 m di altezza, producendo una ampia chioma; il fogliame è sempreverde, ovale, di colore verde scuro, leggermente coriaceo. I fiori sbocciano a partire dalla primavera, sono di colore bianco, con i petali carnosi, molto profumati; i frutti maturano a partire da novembre, ma esistono moltissime varietà di arancio, con fiori che sbocciano tardivamente, in modo tale che è possibile avere frutti che maturano dall’ inizio di novembre fino a maggio inoltrato. I frutti dell’arancio, le arance, sono in genere tondeggianti, con la buccia del tipico colore rancio chiaro, o scuro, o anche rossastro; solo in Italia si coltivano circa una quarantina di varietà di arancia, da quelle più grandi e polpose, con la buccia spessa, adatte al consumo crudo, fino a quelle piccole, con buccia sottile, più adatte a preparare spremute; esistono poi arance particolari, con polpa rossastra, delle sanguinelle, o i famosi tarocchi, con il frutto che presenta il tipico ombelico (varietà navel).
Assicurati di avere a portata di mano:
- Albero di arance, vaso o giardino, terreno adatto (terreno standard, torba, concime), fertilizzante specifico, acqua.
- Innanzitutto, occorre selezionare una varietà di arancio che sia compatibile con le nostre aspettative.
In generale, gli alberi di agrumi presentano una coltivazione facile e sono adatti all'areale mediterraneo. Gli aranci possono essere coltivati in vaso sino a quando non raggiungono una dimensione adeguata al travaso in piena terra: la collocazione in vaso permette infatti di spostare le piante più giovani al riparo durante i rigori invernali. Una piccola serra, una taverna riparata o un locale leggermente riscaldato sono ideali per permettere all'albero di acclimatarsi e superare la stagione fredda.
Gelate notturne o temperature diurne inferiore ai 5° C possono infatti compromettere la vitalità della pianta: nel caso di esemplari molto giovani, è necessario predisporne lo svernamento in vaso in un ambiente riparato ove le temperature siano costantemente superiori ai 12-15° C. Esemplari più adulti possono invece essere posti a dimora nel terreno vivo con l'avvicinarsi della primavera, avendo cura di collocarli in una zona del giardino riparata dal vento ed esposta al sole durante le ore più calde.
Relativamente alla scelta del terreno, si deve prediligere la coltivazione degli agrumi su suolo fertile e ben drenato, nonostante queste piante siano in grado di adattarsi ad alcune zone brulle del Mediterraneo. Per favorirne la crescita si consiglia di evitare di disporre la piantina in terreni argillosi o calcarei e di impiegare un mix di terra normale,compost e fertilizzante specifico per agrumi, prestando particolare attenzione alla gestione dei ristagni idrici. Gli alberi di arancio non offrono infatti particolare tolleranza nei confronti di una scorretta gestione idrica: avendo radici poco profonde, queste piante non possono sopportare né prolungati periodi di siccità né ristagni basali.
La mancanza di irrigazione influisce in maniera negativa sullo sviluppo di nuove gemme o sulla comparsa dei fiori e può addirittura portare ad una produzione insufficiente di frutti (frutti non formati o di cui si arresta la crescita), mentre la presenza continua di acqua a livello radicale può favorire la comparsa di muffe e marcescenza basale. Per questo motivo si consiglia di disporre una base di torba o ciottoli sul fondo dell'eventuale vaso o, se l'esemplare viene piantato in piena terra, smuovere a sufficienza il terreno per ammorbidirlo e favorirne il drenaggio. Una volta dissodato il suolo, si procede infine a realizzare una buca di almeno 80-100 cm di diametro, profonda come il contenitore, per alloggiare la pianta.
Ogni varietà di arancio presenta infine particolari caratteristiche per quanto riguarda concimazione, potatura e periodo di maturazione dei frutti. Se l'esemplare è interrato in un suolo fertile, può essere sufficiente ipotizzare una somministrazione di concime specifico a rilascio graduale, mischiato ad acqua, all'incirca ogni trimestre. Piante maggiormente esigenti o terreni più brulli possono tuttavia rendere necessaria una concimazione bimestrale.
La potatura va svolta occasionalmente e concentrata nei mesi successivi alla produzione dei fiori e dei frutti. Eventuali rami secchi e polloni (succhioni) devono essere rimossi per permettere all'albero di crescere rigoglioso, tuttavia è anche possibile sfrondare parte dei rami verdi per conferire un portamento più ordinato alla chioma. Eventualmente, nel caso di alberi giovani che ancora devono svilupparsi, è consentito eliminare tra l'inverno e la primavera la maggior parte dei frutti derivanti dalla fioritura del primo anno. Questo tipo di taglio consente infatti alla pianta di sviluppare nuovi rami ed assicura una maggior produttività negli anni seguenti.
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