CACO
Il cachi è una pianta di origine asiatica, con molte probabilità cinese. Proprio in Cinasono conosciute e si coltivano più di 400varietà di cachi. Le foglie sono ampie e di colore verde lucido che, a seconda delle stagioni, varieranno dall'arancio al giallo, donando al vostro giardino uno spettacolo unico, tutto da ammirare.
L'albero del cachi è amante della luce e quindi è opportuno piantarlo il luoghi ben esposti. In campagna o in giardino andrà bene, purché non sia ombreggiato da costruzioni o altri alberi. Non richiede cure specifiche o potature particolari. Non bisogna essere dei grandi esperti per poter introdurre questa coltura nel giardino di casa. La pianta del cachi è caratterizzata da una crescita lenta. Per questo motivo, occorreranno almeno tre o quattro anni prima di raccogliere i primi frutti. Tuttavia, una volta adulta, la produzione sarà davvero molto generosa. La pianta è longeva e può raggiungere un'altezza massima di dodici metri.
Per coltivare la pianta del cachi non c'è bisogno di esigenze specifiche. Il cachi infatti può adattarsi ad ogni tipo di terreno, sia esso calcareo o argilloso. È una pianta resistente alle intemperie e alle basse temperature. Inoltre non ha bisogno di un apporto eccessivo di acqua, poiché essendo resistente alla siccità, ha bisogno di sporadiche irrigazioni. Solitamente la pianta del cachi non ha bisogno di potatura, ma ciclicamente ogni due anni, converrebbe eliminare qualche ramo per sfoltire la chioma. Per quanto riguarda la concimazione, basta distribuire un chilo di prodotto ricco di azoto,fosforo e potassio, prima della fioritura (solitamente a maggio).
La raccolta del frutto deve avvenire quando è totalmente di colore arancio, senza striature verdi. È un'operazione che richiede parecchia cura e deve avvenire nel momento giusto: se troppo immaturo, il cachi sarà di pessima qualità e subirà alterazioni; se eccessivamente maturo, invece, potrà essere causa di infezioni da fungo. Inoltre, va staccato dall'albero con tutto il calice e riposto in una cassetta ad un unico strato.
Ciò che può davvero mettere a repentaglio la fruttificazione, e la vita della pianta, sono le gelate primaverili o i bruschi abbassamenti di temperatura dell'autunno, quando ancora i frutti sono sull'albero. Inoltre, anche la sesia (un insetto) contribuisce a danneggiare il tronco ed i rami. Si può intervenire manualmente, togliendo la corteccia ed uccidendo le larve. Per ridurre gli attacchi, si possono spennellare queste parti con della calce. Eseguire la potatura dei rami solamente dopo la raccolta del frutto.
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